Situata alle falde delle Alpi Apuane, Carrara è una città famosa in tutto il mondo per l’estrazione e la lavorazione del suo pregiatissimo marmo, con il quale sono costruiti alcuni dei principali monumenti architettonici e scultorei italiani. All’interno del centro storico sono anche presenti il Duomo in stile romanico-gotico e la Rocca Malaspina.
Nell’area del carrarese le prime tracce di insediamento umano risalgono a prima del Paleolitico medio, sebbene storicamente le terre di Carrara sono state colonizzate soprattutto dai Liguri Apuani. Popolo antico, probabilmente originario dell’Asia (come dimostra il loro linguaggio preindoeuropeo), i Liguri si sono stabiliti in questa zona per sfuggire alle pressioni esercitate dai Celti nel nord Europa. Entrano in contatto con i Romani appena dopo le guerre puniche e dal 193 a.C., combattono una lunga guerra contro di loro per difendersi dalla colonizzazione.
All’incirca verso i primi decenni del II secolo d.C., i Romani hanno la meglio sui Liguri, che sono così assoggettati e costretti ad una lunga traversata fino al Sannio (l’odierno Molise), dove vengono deportati. Dal 180 a.C. la zona viene colonizzata con un vasto insediamento nei pressi di Luni, antica città etrusca. Ci vogliono comunque molti anni per porre fine alle scorribande degli ultimi Liguri ribelli, che trovano rifugio sulle Alpi Apuane e rimangono attivi fino all’età Augustea.
Nel I secolo a.C. vengono scoperti i primi giacimenti di marmo e la valle di Carrara diventa un centro produttivo florido ed importante, dal quale si avviano commerci molto intensi con tutta l’Europa ed il Mediterraneo. Per cinque secoli, fino alla caduta dell’Impero Romano, Luni ed il carrarese prosperano. Successivamente, le scorribande dei barbari non costringono la popolazione della costa a rifugiarsi nell’entroterra, compromettendo drammaticamente l’attività mercantile dell’area.
Numerosi popoli si succedono nel dominio della zona durante il caotico Alto Medioevo. Prima vi si stabiliscono i Goti, giungendo via terra ed originando numerosi toponimi che ancora esistono. Successivamente i Bizantini li ricacciano indietro, ma la devastazione subita Luni segna ormai inesorabilmente il declino del centro. Infine i Longobardi, già attestati nella Toscana meridionale, riescono a penetrare nella valle del carrarese, annettendola al Ducato di Lucca. In questa fase l’economia locale inizia finalmente a riprendersi e il borgo corrispondente all’attuale Carrara inizia ad ampliarsi, godendo dei favori delle nobili famiglie longobarde, che lo designano come luogo ideale per stabilire le proprie dimore.