Il comune di Camaiore è un centro balneare della provincia di Lucca ed ha una popolazione di circa 30000 abitanti. All’interno della città si possono ammirare il Museo Archeologico Comunale, la Collegiata, chiesa romanica del Duecento, e la Badia, antichissima struttura fondata dai Benedettini nel 760 d.C.
La storia del comune risale all’epoca della fondazione di Lucca, voluta dai Romani intorno al 190 a.C. . È allora che nascono numerose fortificazioni intorno alla nuova colonia, una delle quali, la Colonia Lucensis, viene eretta nei pressi della grande pianura detta appunto “Campus Maior”, che darà origine al nome della città. Dopo il crollo dell’Impero Romano il territorio è soggetto alle incursioni dei Goti, fronteggiati dai Bizantini per il possesso dell’area.
Con la seconda ondata barbarica giungono nel lucchese i Longobardi, popolo culturalmente molto lontano dagli antichi Romani, che prende possesso di Lucca, spingendo i domini della città verso i territori circostanti, tra i quali la zona di Campus Maiore. In seguito alla conversione al cristianesimo dei Longobardi iniziano a fiorire le pievi, come quelle di Santa Maria e Santo Stefano.
Dopo essere stata sottomessa alle grandi signorie feudali del nuovo millennio, Camaiore ritorna in possesso di Lucca intorno al 1230, diventando capoluogo di vicaria a partire dal 1308. Scarsamente adeguata all’epoca travagliata che contraddistingue il XIV secolo lucchese, la città subisce poi l’occupazione pisana e l’invasione dei mercenari tedeschi nel 1329. Le mura vengono edificate solo nel 1380, per decisione dei Lucchesi, da poco tornati padroni del borgo.
La nuova fortificazione non basta comunque a dare a Camaiore un periodo di pace e stabilità politica. Nel 1440 la città viene presa dalle truppe fiorentine di Francesco Sforza. Trent’anni più tardi Lucca riesce nuovamente a rimpossessarsi di Camaiore, la cui fedeltà alla grande città si rinnova nel 1532, in occasione della cosiddetta “Rivolta degli straccioni”, durante la quale le autorità camaioresi si schierano al fianco di Lucca domando la ribellione popolare. È in questa occasione che viene fatto costruire l’Arco Trionfale, poco fuori dalla Porta Lombricese.
Nell’età moderna Camaiore perde parte del suo prestigio politico nei confronti della fiorente Viareggio. Nel 1620 la vicina città le strappa il titolo di capoluogo della vicaria e molti territori, diventando il partner privilegiato per i commerci di Lucca, grazie alla crescita delle attività del suo porto. Camaiore segue così le sorti di Lucca e Viareggio nel loro peregrinare da un’autorità all’altra.
Nel 1801, per volere di Napoleone, nasce la nuova Repubblica Lucchese, che si tramuta dopo la caduta dell’imperatore francese in un piccolo stato sovrano governato da Maria Luisa di Borbone. Nel 1847 anche Camaiore, insieme all’intera area lucchese, viene infine annessa al Granducato di Toscana. La città non vi rimane che pochi anni, ovvero fino al Plebiscito del 1860 che sancisce la sua definitiva appartenenza al Regno d’Italia.