Quando si nomina Pisa, non si può far a meno di pensare al mirabile equilibrio di Piazza dei Miracoli con la Basilica, il Battistero e la Torre che, a ragione, sono ritenuti uno dei più bei complessi monumentali del mondo.
La città di Pisa oggi si estende lungo il corso del fiume Arno, in posizione quasi 10 chilometri più arretrata rispetto al profilo costiero di quando, presumibilmente nel VII secolo a.C. venne fondata. Definire con esattezza chi e quando si sia insediato per la prima volta in quest’area, così come per la maggior parte dei centri che possono vantare una storia ultramillenaria significa doversi districare fra leggende, miti e solo pochi documenti con una verificata validità storiografica.
Nell’ampio ventaglio di ipotesi che attribuiscono la sua fondazione, tanto al greco Pelope proveniente dall’omonima città di Pisa in Grecia quanto ad altri Greci dispersi dopo la guerra di Troia, senza dimenticare le possibili origini liguri o etrusche, presumibilmente la versione con maggiori fondamenta storiche è quella che indica i fondatori di Pisa in alcuni abitanti dell’Anatolia provenienti dalla città di Focea.
Ciò nonostante, rimane sufficientemente fondata anche l’attribuzione come radice etimologica del nome Pisa ad alcuni fonemi etruschi con i quali si indicavano luoghi paludosi o la foce dei fiumi. Pisa compare per la prima volta accanto a Roma durante la seconda guerra punica e più tardi ne diventa colonia militare privilegiata per l’ottimo approdo offerto alle imbarcazioni da quel golfo naturale, noto come “Sinus Pisanus”, che con l’imperatore Cesare Ottaviano Augusto sarà sottoposto ad un’opera generale di sistemazione e vedrà anche l’ampliamento del porto preesistente. Nei secoli successivi, la città si merita prima lo status di alleato, poi nel I secolo a.C., quando il presidio del mare e quello sulle vie consolari Aurelia ed Emilia diviene determinante per i commerci di Roma, quello di municipio.
Durante i regni di Antonino Pio ed Adriano, il progressivo sviluppo del centro determina la costruzione di vari edifici civili, di una cinta muraria a protezione dell’abitato ed un incremento demografico che porta la popolazione ad essere stimata in oltre 12000 unità già nel I secolo d.C.
L’epilogo dell’egemonia di Roma in Europa e nel Mediterraneo ha come conseguenza il diffondersi nei mari e sulle coste dei pirati Saraceni, che negli ultimi secoli del primo millennio d.C. raggiungono il controllo sulle tre isole maggiori lambite dal Tirreno; Pisa, tuttavia, non perde il ruolo di potenza navale anzi, prima con l’appoggio di Genova ed Amalfi, poi in prima persona, a partire dal 1016 d.C. libera ed estende la propria sfera di influenza sulle coste della Sardegna e della Corsica.