Fosdinovo è un borgo della bassa Val di Magra, in provincia di Massa Carrara. Posto a 550 metri di altitudine s.l.m., ha una popolazione di 3500 abitanti. La sua storia è profondamente legata alla famiglia Malaspina, che è ancora proprietaria del castello.
Il borgo nasce probabilmente già nell’Alto Medioevo, con la precisa funzione di presidiare la via di comunicazione che collega la valle con la zona costiera ed i commerci in direzione della Pianura Padana. È un’epoca, quella, nella quale vengono costruiti numerosi tracciati che attraversano il suo territorio collegando il mare all’entroterra toscano e la Val di Magra con i valichi verso il nord. In principio Fosdinovo è posto sotto il controllo del potente vescovado di Luni, che lo assoggetta nel XII secolo al termine di un lungo braccio di ferro con la consorteria di nobili che lo amministrava in precedenza.
Successivamente, nel 1306, il borgo ospita Dante Alighieri, che vi giunge in veste di diplomatico per porre fine ai conflitti tra vescovo e signori locali. Fosdinovo, grazie all’intercessione del celebre autore della Divina Commedia, viene allora rilevato da Castruccio Castracani e passa poi sotto il dominio dei Malaspina, la cui presenza ne segnerà indelebilmente la storia. Il casato governerà il territorio per cinquecento anni, lasciando in eredità numerose costruzioni (la ristrutturazione del castello, il Sepolcrio di Galeotto nella chiesa) tuttora visitabili nella città.
Il centro passa quasi indenne attraverso le turbolenze degli ultimi secoli medievali e del Cinquecento toscano. Mentre in altri luoghi dominano le guerre tra fazioni o le contese tra Spagnoli e Fiorentini, a Fosdinovo si vivono periodi di pace e benessere. Il borgo si arricchisce talmente tanto che nel 1666 è addirittura autorizzato dall’Impero a coniare proprie monete. Nell’area solo Massa e Tresana possiedono un simile privilegio.
Al termine dell’occupazione francese della Toscana, voluta da Napoleone nei primi anni dell’Ottocento, Fosdinovo viene strappata ai Malaspina e posta dal Congresso di Vienna (1814) sotto l’autorità del Ducato di Modena, governato allora dagli Estensi. La famiglia ferrarese fa subito del comune la capitale della Lunigiana ducale. Nel 1859 il comune entra a far parte del Regno d’Italia.