Il comune di Montecarlo è posto in provincia di Lucca ed ha una popolazione di circa 4500 abitanti. All’interno del suo territorio si possono visitare la Fortezza, risalente al 1333, la Collegiata di Sant’Andrea e la pieve di San Pietro in Campo.
Il borgo è uno dei più “giovani” della Toscana, essendo la sua nascita, che corrisponde all’edificazione della rocca, risalente al XIV secolo. La fortezza, intorno alla quale sorge il primo agglomerato urbano, viene costruita per ospitare gli abitanti di Vivanaia, paese che era stato distrutto nel 1331 dai Fiorentini. Il nome “Montecarlo” viene scelto in onore del principe Carlo, protagonista della liberazione di Lucca dall’assedio dei Pisani. Divenuto imperatore con il nome di Carlo IV, questi farà della rocca una delle sue basi strategiche nell’ambito delle battaglie tra le grandi città toscane avvenute nel XIV secolo.
Inizialmente Montecarlo è posta sotto il dominio lucchese, sebbene per un quarto di secolo (tra il 1342 ed il 1369) se ne appropria la Repubblica di Pisa. La signoria lucchese, al pari dell’imperatore, impiega molte risorse nel miglioramento della piazzaforte, della quale viene organizzato un massiccio ampliamento intorno alla prima metà del quattrocento, per volontà di paolo Guinigi. Tuttavia nulla può la città per arginare la decadenza di Lucca e la progressiva affermazione dei Medici.
Dal 1437 Firenze interviene direttamente nel territorio, appropriandosi della fortezza e dell’area circostante. Da quel momento Montecarlo viene proiettato nella storia del Granducato Toscano dei Medici. Anche l’illustre famiglia fiorentina si impegna nel rafforzamento del castello, soprattutto per ordine del Granduca Cosimo I de’ Medici. Questi dispone nuovi lavori intorno al 1555. Tuttavia il clima politico più pacifico e stabile causa il declino dell’importanza del centro.
A partire dal Seicento non vengono operati più lavori imponenti, fino addirittura al disarmo della fortezza, voluto da Pietro Leopoldo di Lorena (il nuovo casato che aveva sostituito quello estinto dei Medici) nel 1775. La principale attività di Montecarlo, da quell’epoca in poi, diviene il turismo. Come tutti i territori del Granducato di Toscana, Montecarlo viene annesso al regno d’Italia nel 1860.