Siena, la raffinata dama dalle vesti gotiche e l’anima orgogliosa, accoglie i visitatori con il fascino del passato e la meraviglia delle sue valli di boschi e di creta. Filari di vigne e colline di olivi decantano una tradizione enogastronomica […]
Siena, la raffinata dama dalle vesti gotiche e l’anima orgogliosa, accoglie i visitatori con il fascino del passato e la meraviglia delle sue valli di boschi e di creta. Filari di vigne e colline di olivi decantano una tradizione enogastronomica più mai attuale, grazie all’avvento dello slow food per un ritorno al mangiar bene senza fretta. Il territorio senese, infatti, costituisce un esempio significativo di ambiente toscano fatto di forte identità regionale e locale, ricco di risorse e produttività.
A nord del capoluogo, un terreno più che mai favorevole alla coltura dà vita al verdissimo paesaggio del Chianti, con i suoi preziosi vigneti. Le colline a grandi terrazze si alternano a vallate attraversate da fiumi e costellate da rocche, palazzi signorili, chiese e badie.
I borghi arroccati di Castelnuovo Berardenga, Castellina, Gaiole e Radda in Chianti vigilano su una campagna gestita da secoli con saggezza, offrendo anche la particolarità di alcuni giardini storici settecenteschi presenti ad Arceno, Pontignano, Villa la Pagliaia, Catignano, Geggiano e Sestano nel comune di Castelnuovo Berardenga.
Attraversata dalla Via Francigena e con molte strade rivolte al mare, la Val d’Elsa è stata sin dall’antichità una terra di passaggio, in cui i percorsi commerciali dei mercanti si incrociavano a quelli spirituali dei pellegrini diretti a Roma. Terra di San Gimignano, la città delle torri, e di Monteriggioni, famosa per la sua cinta muraria medievale rimasta intatta, la Val d’Elsa ha dato i natali allo scultore e architetto Arnolfo di Cambio, originario di Colle Val d’Elsa, la “Città del Cristallo”.
La Val di Merse parla al visitatore attraverso la bellezza dei suoi boschi solcati dai corsi d’acqua e dai numerosi percorsi naturalistici, che si snodano tra le pievi e i borghi-castelli di Chiusino, Monticano, Murlo e e Sovicille.
La parte superiore del fiume Merse fa parte della Riserva Naturale dell’Alta Merse, mentre il Farma, scendendo verso valle per unirsi al Merse e all’Ombrone, incontra le acque calde delle famose Terme di Petriolo, frequentate da Papa Pio XII. Scelta da eremiti e religiosi per la sua tranquilla silenziosità, ha in sé numerose abbazie, tra cui quella cistercense di San Galgano, nel comune di Chiusdino.
A sud di Siena, su una distesa di “calanchi” e “biancane”, si trovano le famose Crete Senesi, frutto dell’erosione praticata dalle acque sui sedimenti argillosi e sabbiosi un milione di anni fa. In un’atmosfera “lunare”, grazie alle particolari sfumature di colore, balzano all’occhio pochi piccoli centri di origine medievale, arroccati in cima alle colline: Asciano, Buonconvento, Monteroni d’Arbia, Rapolano Terme e San Giovanni d’Asso.
In contrasto con le aride Crete, la vicina Val d’Orcia offre una varietà di paesaggi più dolci grazie a un susseguirsi di colline ornate di cipressi. Attraversata dal fiume Orcia, poi, presenta anche scenari più suggestivi, con dirupi boschivi a picco sul fiume.
Lungo il tracciato medievale della Via Cassia, si trovano i centri principali di Radicofani, Castiglione e San Quirico d’Orcia, e sulla deviazione per la Val di Chiana Pienza e Montepulciano. Terra del Brunello di Montalcino, alterna al pregiato vino le preziose acque termali di Bagno Vignoni e di Bagni San Filippo, che dispensano da millenni i loro benefici.
Con i grandi vini di Montepulciano, la salumeria di Sinalunga e le acque benefiche di Chianciano Terme, Montepulciano e San Casciano dei Bagni, la Val di Chiana fa del gusto e del benessere la sue parole d’ordine.
Lo spirito del buon vivere si unisce ancor più alla sua storia nel territorio del Monte Cetona, in cui sono stati trovati dei reperti che dimostrano la remota presenza umana nella Valle: la grotta Lattaia, sede di un antichissimo culto delle acque che dovevano offrire abbondanza di latte durante la maternità, e la grotta di San Francesco, in cui sono stati rinvenuti dei focolari e diversi vasi con resti carbonizzati di legumi e cereali.
Nella parte più meridionale della provincia, con i suoi 1738 m. il Monte Amiata domina la Val d’Orcia (Montepulciano, Pienza e Montalcino), i colli di Chiusi e Chianciano e la grande distesa della Maremma grossetana. Abitato dagli Etruschi e sfiorato dalla medievale Via Francigena percorsa dai pellegrini, grazie alle sue foreste ha attratto l’uomo fin dall’antichità.
Attualmente è meta di escursionisti e sciatori, per la presenza di moltissimi sentieri abilmente tracciati e le piste da sci di fondo servite da impianti di risalita all’interno di un ambiente naturale ricco di faggi e castagni. Proprio la presenza di alcuni castagni secolari caratterizza la piccola cittadina di Piancastagnaio.
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